notiziario
Gita a Bologna il 23 Giugno 2013
Informativa: ultimo giorno utile per le iscrizioni il 09 giugno 2013
(parcheggio del centro commerciale Borgonovo riferimento Sale Cinema Giometti)
ore 13:30 -14:30 pausa pranzo
ore 15:00 -17:30 Medicina (Bo), visita alla stazione radioastronomica dell'IRA/INAF
ore 18:00 - 21:00 viaggio di rientro
Programma:
ore 07:00 partenza da Perugia, dal parcheggio del centro commerciale Borgonovo (riferimento Sale Cinema Giometti)
ore 11:00 -13:00 Pontecchio Marconi (Bo) Villa Griffoni, visita al museo di Marconi
ore 13:30 -14:30 pausa pranzo
ore 15:00-17:30 Medicina (Bo), visita alla stazione radioastronomica dell'IRA/INAF
ore 18:00 - 21:00 viaggio di rientro
Per informazioni e prenotazioni telefonare al 380 7784841
AAU al 19° Convegno Nazionale del G.A.D. a Frasso Sabino
In data 7, 8 e 9 ottobre 2011, si è svolto a Frasso Sabino (RI) il 19° Convegno Nazionale del G.A.D., ormai noto e apprezzato incontro annuale tra astronomi non professionisti.
I temi principali delle relazioni sono stati la spettroscopia e i pianeti extrasolari. La nostra associazione è stata presente con una relazione sulla radioastronomia, inerente soprattutto gli aspetti pratici per la costruzione di un semplice radiotelescopio, sfruttando i materiali in commercio per la ricezione dei segnali tv satellitari, ormai comunemente reperibili. Abbiamo inoltre fatto ascoltare la "voce" di alcuni oggetti celesti, per mezzo di un software simulatore di radiotelescopio, che sono correntemente obbiettivo delle osservazioni radioastronomiche, molto interessanti dal punto di vista didattico, suscitando notevole interesse nei presenti.
Un doveroso ringraziamento va all'A.R.A. (Associazione Romana Astrofili), per la impeccabile organizzazione e la grande cordialità con cui ci ha accolto, facendoci anche visitare il loro attrezzatissimo osservatorio, fiore all'occhiello del locale Comune. Un plauso anche a Claudio Lopresti, Coordinatore Nazionale del G.A.D., che come sempre, con grande abilità e pazienza, ha moderato le relazioni e seguito il fluire corretto della manifestazione.
Spettacolare!
Il 30 settembre una cometa, come tante altre, è andata dritta verso il Sole e nell’istante in cui è caduta sulla sua superficie dal lato opposto si è verificata un’esplosione solare veramente impressionante. Sicuramente un caso, ma di eccezionale impatto visivo.
neutrini più veloci della luce!
A comunicarlo sono stati gli scienziati di OPERA(Oscillation Project with Emulsion-tRacking Apparatus arxiv ) un progetto internazionale all’interno dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN. Lì si trova il gigantesco rivelatore che in quasi tre anni di attività ha registrato l’arrivo di oltre 16.000 neutrini lanciati dai laboratori del CERN a Ginevra. Un viaggio sotterraneo di 730 chilometri percorsi in poco più di due millesimi di secondo. Stiamo parlando di una differenza infinitesima, solo qualche miliardesimo di secondo in meno. Ma comunque sufficiente per mandare in fibrillazione i fisici di tutto il mondo e non solo. Certo è che se venisse confermata l’esistenza di questi neutrini che viaggiano a velocità superiori a quella della luce, le conseguenze nell’ambito dell’astrofisica sarebbero notevoli.
Vecchio satellite in caduta verso la Terra
Alcuni frammenti di un vecchio satellite NASA in caduta verso la Terra potrebbero raggiungere l'Italia. L'eventualità che questo accada è stata valutata una ipotesi remota ma comunque reale nel corso della riunione del Comitato Operativo della Protezione Civile - cui ha preso parte l'Agenzia Spaziale Italiana - tenutosi questa mattina nella capitale. Sulla base di tutte le informazioni rese disponibili anche dall'Agenzia americana, sono almeno 26 i 'piccoli pezzi' residuali di UARS (Upper Atmosphere Research Satellite) che dopo l'impatto con l'atmosfera potrebbero disperdersi in un raggio di circa 800 km che potrebbe interessare vaste aree dell'Italia settentrionale. Le probabilità di un impatto col terreno in una delle regioni del nord sono al momento calcolate intorno a 0,9 su 100.
La "Fascia di Allarme" individuata va dalle 19:15 di venerdì 23 settembre alle 5 di sabato 24. Le "Finestre di caduta" più probabili sono due: tra le 21:25 e le 22:03 di venerdì e 3:34 e le 4:12 di sabato. In orbita da circa vent'anni e ormai alla fine della sua vita scientifica, UARS aveva il compito di raccogliere dati sulla fascia di ozono che protegge la Terra dai raggi ultravioletti. Era entrato in attività nel 1991, con una missione Discovery. E' lungo circa 10 metri, largo 5 e ha una massa di 5668 kg.
Tutte le previsioni di rientro sono comunque soggette a continui aggiornamenti da parte della NASA.
Supernova PTF11kly
E’ stata scoperta nella galassia “Girandola” (Pinwheel) nella costellazione dell’Orsa Maggiore dal telescopio automatico di Monte Palomar che tramite una rete di computer ha dato subito l’annuncio ad altri potenti telescopi che hanno potuto mettersi in azione in un battibaleno. Sono stati così ottenuti spettri di luminosità e altre osservazioni ben mirate durante una fase veramente primordiale dell’esplosione.
La luminosità sta ancora aumentando e PTF 11kly diventerà presto la supernova più luminosa del cielo, osservabile anche con un semplice binocolo tra 10-15 giorni. Si pensa che in poco tempo sarà l’oggetto celeste più seguito da terra.
L’asteroide 2005 YU55
Commiato
Solo un breve saluto a te Angelo, amico scomparso improvvisamente e inaspettatamente, ma certamente non perduto, convinto come sono che tu ci stai ascoltando.
Lo faccio anche a nome di tutti gli amici dell’Associazione Astronomica Umbra di cui anche tu facevi parte, con il pensiero e il cuore rivolto ai tuoi familiari, in questo momento certamente i più bisognosi di conforto e sostegno.
A te piaceva rivolgere gli occhi al cielo e lo facevi con grande passione: alla gioia dell’osservazione e della conoscenza scientifica sapevi coniugare ammirazione e sempre rinnovato stupore per le meraviglie che ci circondano, a dimostrazione della giovinezza del tuo spirito, non condizionato dallo scorrere del tempo.
Mi piace anche ricordare lo spirito di servizio che ti animava, sempre disposto a metterti a disposizione degli altri, soprattutto dei giovani, ma anche dei meno giovani, insegnando loro ad avvicinarsi all’infinito con rispetto e umiltà.
I tuoi preziosi insegnamenti ci mancheranno; ma le tue doti umane, anzi vorrei dire “cristiane” per l’amore appassionato, l’umiltà, il garbo con cui sapevi trasmetterli, rappresenteranno per noi un’eredità da conservare con cura e tenacia.
La tua giornata terrena è terminata, ma siamo certi che, dalla stella da cui ci piace pensare tu ci starai osservando, osiamo pensare vicinissima al Creatore, troverai il modo di esserci vicino, di infonderci fiducia e coraggio; penso che faremo fatica a trattenere il pianto quando ci avvicineremo ai luoghi e alle attività che amavi tanto.
Ciao, Angelo, ti avremo sempre nel nostro cuore.
Franco Gentilucci
Scienze
Scienze
U
na scoperta che scombussola il mondo dell’astronomia. Esiste una stella grande 265 volte il sole, una luminosità 10 milioni di volte più intensa e una temperatura superficiale superiore ai 40 mila gradi (sette volte il calore del sole). Per il momento non ha nome, ma soltanto una sigla: R136a1. Appena formata, l’astro doveva essere addirittura 320 volte il nostro sole. È stata individuata all’interno della Grande Nube di Magellano, che viene considerata una galassia satellite della Via Lattea, e dista 160 mila anni luce dal pianeta Terra. Gli astri che bazzicano quella zona remota dell’universo hanno vita breve, non superano i 3 milioni di anni. R136a1. La scoperta è stata annunciata da Paul Crowther, professore alla Sheffield University, e membro del centro di ricerca europeo ESO, con sede in Germania, nelle vicinanze di Monaco di Baviera.La più grande stella mai osservata spezza una convinzione degli astronomi sulle dimensioni massime delle stelle. Infatti, finora si era pensato che la grandezza di un astro non potesse eccedere 130 volte la dimensione del sole. Le ricerche nel cosmo non finiscono mai, ciò che vale oggi domani può essere solo una leggenda metropolitana. Chissà quante ipotesi spacciate per tesi sono false. D’altronde tanto tempo fa (neanche troppo) si diceva che la Terra era piatta.
22/07/2010
Conferenza
mercoledi 17 novembre, alle ore 21:00, presso il Planetario "I.Danti", a Perugia in via Assisana 40/E, per il ciclo "Gli strumenti moderni per studiare il Cosmo", in collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi di Perugia
Indagare l'Universo con i raggi gamma
Con: Gino Tosti - astrofisico
Ingresso libero